Bollettino creativo n.100
Siamo arrivati a 100 bollettini 🎉🎉🎉 Chi l’avrebbe mai detto? A noi manco piacciono le newsletter! Grazie a tutti per averci seguito fin qui, ai nuovi amici e soprattutto a chi ci legge da oltre due anni 🙏
🦊🦊🦊 Cosa abbiamo fatto in questi anni
- Abbiamo sviluppato e spinto a gomitate nel mercato 5 prodotti di cui siamo molto fieri (e li abbiamo pure tradotti in spagnolo e francese ❤️).
- Abbiamo attirato e conosciuto persone simili a noi, che sono diventati prima collaboratori e poi veri e propri amici (grazie a tutti, è un vero privilegio!)
- Abbiamo scoperto quella cosa sconvolgente che si chiama «delegare» (dovevate vedere quando Matteo ha obbligato Andrea a smettere di fare i pacchettini a mano nella sua cucina 😂).
- Siamo andati alla Buchmesse, la fiera del libro di Francoforte, e ci siamo sentiti dei granelli di sabbia sfigatissimi (dev’essere una specie di rito di passaggio per tutti i nuovi editori, quello schiaffo che ti prepara alla vita adulta).
- E due anni dopo abbiamo fatto la nostra “entrata in società” al Salone del libro di Torino con uno stand che wow 😉
- Insomma, siamo cresciuti.
🍓🍓🍓 Cosa abbiamo imparato in questi anni
- A essere imprenditori. Prima di Sefirot non avevamo idea di quanto potesse essere difficile. È stato molto educativo: alla fine la maggior parte dei lavori nasce perché qualcuno ha avuto un’idea e ha deciso di prendersi un rischio. È un aspetto che vale la pena approfondire per capire come funziona (e come a volte funzioni male!) la nostra società.
- A non fidarci dei dogmi. «Quello non si può fare». «Ah, quella cosa? No, no, impossibile, ti dico». Tutte balle 😂 Spesso ci dicono che non si può solo perché non ci hanno mai provato, o non ci hanno provato bene!
- A gestire il burnout. Capita quando sei dipendente e l’azienda è di un altro, figuriamoci quando è la tua 😅 Non dormire per l’ansia delle cose da fare, irritabilità, lancio delle sedie, mutismo, senso di desolazione – le abbiamo avute tutte e adesso cerchiamo di aggiustare il tiro quando arrivano i primi sintomi.
- A riconoscerci da soli. Se aspettiamo che siano gli altri a vedere il nostro valore, possiamo stare freschi. Invece abbiamo scoperto che se ti auto-gridi al genio un numero di volte abbastanza grande (però devi sentirlo e crederci per davvero!) poi anche gli altri finiscono per vedere un tuo prodotto e dire: «Ma è geniale!»
- A essere noi stessi e a fare quello che ci piace. Tanto, alla fine della giostra, nessuno ti regala una bambolina. Quindi è sempre meglio non snaturarsi, essere se stessi, e cercare di fare soprattutto quello che piace. Allora quegli anni diventano una meraviglia, e non c’è regalo più bello.
🌈 Takeaway: la tua prossima azienda preferita potrebbe essere la tua
Abbiamo tutti dei miti che ammiriamo e che vediamo irraggiungibili. Che sia Einaudi, Apple, Google o IDEO, non fa differenza. Ma sono poi così irraggiungibili? Alla fine anche le loro storie sono iniziate con un paio di disgraziati che hanno deciso di rimboccarsi le maniche.
Ebbene, siate quei disgraziati: potreste essere i fondatori della vostra nuova azienda preferita ❤️
Con ❤️,
Matteo e Andrea
*** Bollettino creativo di Sefirot ***
In questo bollettino raccontiamo come gestiamo una casa editrice.
🕰 Se vuoi leggere le puntate precedenti, le trovi su https://blog.sefirot.it/it/tag/bollettino-creativo/
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