Bollettino creativo n.109

Bollettino creativo n.109

Questa settimana ci siamo goduti un weekend con amici a Bologna. Siamo andati da FICO (sembra il Jurassic Park del cibo), ma, visto che alla fine a Sefirot ci pensiamo sempre, appena abbiamo visto la scritta al neon ci siamo illuminati (😂). Vogliamo una scritta così, tipo “strumenti creativi”, per il prossimo S alone. Non sarebbe magnifica?

Per questo vi chiediamo: conoscete aziende che fanno qualcosa di simile? Avete qualcuno da consigliarci? 🙏

🦊🦊🦊 Cosa abbiamo fatto questa settimana

  • Matteo ha finito la prima stesura del libretto di BAD. Andrea quando lo ha letto (velocemente, ci si metterà su nei prossimi giorni), ha provato una sensazione di soddisfazione e stupore che non capita spesso. Come quando ha visto le prime illustrazioni di Fabula for Kids. Per lui significa che la strada è quella giusta! Sarà un manuale bello denso e non vede l’ora di creare un indice analitico e un glossario. 🤗
  • Ci siamo confrontati con i commercialisti per riuscire a passare a un sistema di pagamento IVA più vantaggioso che si applica all’editoria. È stato il solito mal di testa, ma è soddisfacente sapere come ottimizzare questi dettagli.

🍏🍏🍏 Una metodologia che dobbiamo ancora trovare

Abbiamo discusso spesso in passato su come creare dei corsi di formazione validi. Il mondo dell’insegnamento è una costante nelle nostre vite: Andrea insegna anche a scuola, abbiamo sviluppato un prodotto per la European Training Foundation, Matteo tra poco terrà un corso di Design. Proprio la settimana scorsa stavamo abbozzando un corso per intùiti.

Al tempo stesso però sentiamo l’esigenza di trovare un metodo di insegnamento diverso da quelli che abbiamo sperimentato in passato, che non sia improvvisato e che segua dei principi fissi. Insomma, ci serve una metodologia. In fondo è la stessa esigenza che incontriamo quando scriviamo i libretti per i nostri prodotti.

🐈🐈🐈 Cosa abbiamo imparato

O forse sarebbe meglio dire: come abbiamo imparato nella nostra vita? Quali lezioni ci sono servite di più?
Sicuramente la nostra risposta è la stessa della vostra: abbiamo imparato facendo, e copiando dagli altri. Abbiamo imparato dagli esempi reali, non solo dalla teoria.
Purtroppo non sempre i corsi, la scuola e le università sono abbastanza. Spesso
trattano gli argomenti in modo irrealistico, o pre-digeriscono il sapere semplificandolo.
Matteo sta leggendo Munari ora, ed è indignato per il fatto che nessuno all’università lo ha mai costretto a leggere i suoi libri. Eppure servirebbero, ti fanno guardare il mondo reale con occhi diversi.
Vorremmo creare dei corsi in cui costringiamo a leggere Munari, e soprattutto a fare, fare, fare.

🌈 Takeaway: insegna quello che sai
Insegnare è una grande responsabilità, e dobbiamo ricordarci di farlo bene. Questo significa porci sempre il problema di quello che sappiamo davvero. Noi vorremmo insegnare solo quello che davvero conosciamo. Può sembrare scontanto, ma crediamo che non tutti lo facciano.
Per questo in BAD, per fare esempi di business, abbiamo usato Fabula, un prodotto che conosciamo, che esiste. Non avrebbe avuto senso fare esempi con Apple, in cui nessuno di noi ha lavorato, o con aziende inventate che vendono avocado in Perù 🥑

Con ❤️,
Matteo e Andrea


*** Bollettino creativo di Sefirot ***

In questo bollettino raccontiamo come gestiamo una casa editrice.
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