Bollettino creativo n.113

Matteo ha deciso di dedicare la settimana all’insegnamento: sta tenendo un workshop intensivo allo IAAD (Istituto di Arte Applicata e Design) di Torino. Ha 21 giovani designer da guidare nella creazione di una campagna di Crowdfunding!

👉 Ne ha approfittato per creare un corso che potremmo riproporre su Zoom. Se qualcuno è interessato a imparare come impostare una campagna Kickstarter di successo, batta un colpo!

🦊🦊🦊 Cosa abbiamo fatto questa settimana

  • Siamo finalmente andati a bere un bicchiere di vino con Gianrocco, il nostro commercialista 😂 è stata un’impresa farlo uscire dall’ufficio ma ne è valsa la pena!
  • Andrea ha sudato sangue sulla creazione di un registro per il nostro nuovo regime IVA. È uno sporco lavoro e meno male che qualcuno ha avuto voglia di farlo.
  • Ha anche finito l’editing dei libretti di Edito e di BAD. Adesso la palla passa a Matteo, che ha già iniziato a impaginarli. Non vediamo l’ora di avere le bozze dei progetti: abbiamo voglia di uscire a cena per festeggiare 🍷

🍯🍯🍯 Possibilità all’orizzonte

  • La European Training Foundation, per cui l’anno scorso abbiamo sviluppato il concept di Scaffold, un prodotto per l'insegnamento delle competenze trasversali, ci ha ricontattati: il prodotto è in fase di testing e potremmo essere noi a occuparcene 😉
  • Altre aziende ci stanno contattando per avere consulenze sulla creazione di prodotti efficaci (che Sefirot sia davvero sulla via di diventare la IDEO italiana? Qui si sogna! 😝)
  • Un’azienda che offre soggiorni all’estero per creativi ci ha proposto di organizzare workshop intensivi in location spettacolari: forse avremo un ritiro di intùiti a Fuerteventura!

🔥🔥🔥 Follie

  • L’altra sera Matteo ha iniziato a sproloquiare con Alizé e un loro amico autore, pensando di scrivere decine di trattamenti per film e serie tv e di andare a pitcharli a destra e a manca (ultimamente ha molta voglia di pitchare cose!)

🐈🐈🐈 Cosa abbiamo imparato

Il brief del workshop che Matteo sta tenendo non lo convinceva molto: non che fosse sbagliato di per sé, il cliente voleva una proposta per una raccolta fondi per un evento. Ci poteva stare. Tuttavia Matteo non poteva fare a meno di pensare che in uno scenario reale, se quello fosse stato un suo cliente, gliel’avrebbe detto: «Secondo me non volete davvero fare quello che dite di voler fare».

Anche negli sguardi spaesati degli studenti c’era il segno dello stesso dubbio: come se persino loro, molto meno esperti, si fossero accorti che nelle richieste del cliente c’era qualcosa di… sbagliato.

🌈 Takeaway: non limitiamoci a fare il compitino
Matteo è stato tentato di dire: «Massì, fatti i cavoli tuoi per una volta, stai zitto». Poteva limitarsi a spiegare come si fa una campagna di crowdfunding e seguire i ragazzi nella creazione dei vari asset. Sarebbe stato facile. Poi ha riguardato le loro espressioni, poco stimolate, e non ce l’ha fatta… gliel’ha detto: «Anche secondo voi dovremmo ripensare completamente il brief?»
Adesso il progetto sta acquistando uno spessore del tutto diverso. È molto più ambizioso (e pericoloso!) però i ragazzi sembrano contenti. Vi faremo sapere come va a finire 😅

Con ❤️,
Matteo e Andrea


*** Bollettino creativo di Sefirot ***

In questo bollettino raccontiamo come gestiamo una casa editrice.
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