Bollettino creativo n.116
Ecco il nuovo backstage dell’organizzazione di Sefirot. Abbiamo finalmente trovato la nostra Personal Assistant (benvenuta Giulia ❤️) e come prima cosa abbiamo aperto un account su Asana, lo strumento di project management che vedete nell’immagine, e iniziato a mappare tutte le attività aziendali. Siamo gasatissimi 😉
🦊🦊🦊 Cosa abbiamo fatto questa settimana
- Andrea ha finito l’ultimo giro di bozze di Edito, il nostro tool per l’editing di manoscritti, e in questi giorni Matteo sistemerà la versione definitiva dell’impaginato.
- Abbiamo ricevuto i preventivi dai nostri produttori, sia per Edito che per BAD, e siamo molto contenti. Riusciremo a stampare il manuale di BAD a colori e con una scatola che ci intriga tantissimo 😍
- Giulia ha già trovato chi ci farà la scritta al neon per il Salone del Libro di Torino (eh, sì, maggio si avvicina). Pare proprio che avremo una bella insegna luminosa con su scritto “strumenti creativi” ❤️🔥 – grazie Camilla per la segnalazione!
- Matteo ha trascorso il lunedì con Davide, il nostro sostenitore numero 1 (🙏) che è venuto a trovarci a Torino. Da qualche parte abbiamo letto che le case editrici nascono anche per mettere in contatto le persone tramite la cultura e be’, questo è stato proprio il caso!
🔥🔥🔥 Metodologia? Il rasoio di Occam
Detto anche il principio di parsimonia, il rasoio di Occam invita, di fronte a un problema, a scegliere la soluzione più semplice tra tutte quelle possibili.
Bene, sono settimane che ci preoccupiamo dei tempi lunghissimi delle produzioni dei nostri nuovi prodotti e ci spacchiamo la testa per capire come stampare qualche centinaio di prodotti a stretto giro (per farli vedere al Salone, regalarli a esperti del settore ecc.) – abbiamo addirittura sguinzagliato Giulia nella ricerca di una tipografia in Italia che possa risolverci il problema.
Poi ieri Matteo al telefono ha chiesto timidamente ai nostri soliti produttori se fosse possibile stampare, oltre ai prototipi, qualche altro centinaio di esemplari. Loro hanno risposto: «Sì, certo, ce lo chiedono spesso» (😱😱😱) Matteo è rimasto senza parole.
La soluzione migliore era la più semplice, a portata di mano: bastava chiedere ai nostri fornitori!
🐈🐈🐈 Cosa abbiamo imparato
Questa settimana è iniziata meglio del solito. Alle 9:30 eravamo già in call con Giulia per spiegarle cosa stavamo facendo, quali task le avremmo assegnato, quali cose abbiamo ancora da fare e come abbiamo intenzione di farle. Nel pomeriggio c’era già un abbozzo di piano d’azione, con le sue prime scadenze e un suo ordine preciso, e noi ci siamo sentiti come dopo aver messo in ordine casa: sprintosi, possibilisti, allegri, con molta voglia di fare.
🌈 Takeaway: incaricare una persona dell’organizzazione ci obbliga già a essere più organizzati.
Giulia non ha ancora iniziato davvero a compiere la sua mansione più importante (assicurarsi che ogni membro del team sia sul pezzo e non buchi le deadline) eppure, solo per metterla in condizione di poterlo fare, ci siamo dovuti sedere, appuntare ogni nostra mossa e darle una data di consegna.
Sì, per permetterle di organizzarci, abbiamo iniziato a organizzarci. E ci è sembrato così facile. Comico, no? 😂
Con ❤️,
Matteo e Andrea
*** Bollettino creativo di Sefirot ***
In questo bollettino raccontiamo come gestiamo una casa editrice.
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