Bollettino creativo n.118

Sono arrivati i dummy, i prototipi non stampati dei nostri prodotti in prossima uscita, Edito e BAD, e abbiamo già iniziato a studiare le copertine e a fare qualche prova.

Se avete voglia di votare la vostra preferita, ci fate un regalo 🙏
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🦊🦊🦊 Cosa abbiamo fatto questa settimana

  • Matteo è andato a vedere la bottega dei neon e sì: al Salone del Libro di Torino riconoscerete il nostro stand per la scritta arancione “strumenti creativi”, lunga due metri e mezzo 😍
  • Andrea sta seguendo la seconda fase del progetto Scaffold (vi ricordate il concept che abbiamo sviluppato per l'European Training Foundation?) – pare proprio che il mazzo di carte per aiutare gli insegnanti a creare unità didattiche si farà davvero e… indovinate chi potrebbe occuparsi del testing e della direzione creativa? 😉
  • Abbiamo scoperto che Giulia, la nostra nuova assistente, è un drago anche dell’editing e della correzione bozze e l’abbiamo messa subito all’opera: sta rivedendo con attenzione i testi di Edito e BAD.

🚀🚀🚀 Metodologia: strategie alternative

Il mondo cambia costantemente e forse in questi anni (e soprattutto nell’online) cambia in modo ancora più rapido: quello che funzionava ieri oggi inizia già a cigolare. Nel nostro caso specifico, mentre l’anno scorso la pubblicità su Facebook e Instagram dava dei risultati quasi miracolosi (bastava mostrare una foto di Fabula per trovare un nuovo scrittore), adesso è tutto più faticoso, ci vogliono più tempo, più energia e purtroppo più fondi.

Il problema. Chiacchierando con pubblicitari con esperienze decennali, ci siamo resi conto che è sempre successo. In un periodo va forte un mezzo di comunicazione, poi di punto in bianco quel mezzo diventa troppo poco efficace o troppo costoso.

La soluzione. Accettarlo e reagire: o si cambia il mezzo oppure la strategia di utilizzo. Insomma bisogna rimboccarsi maniche e cervello e l’unica possibilità è testare nuove strade. Noi per esempio stiamo per mettere in campo quella che abbiamo chiamato “Operazione Giulia” (😅): Giulia è stata per anni lettrice per una delle più importanti agenzie letterarie in Italia quindi le commissioneremo una serie di articoli, per esempio su come scrivere sinossi efficaci o su come evitare errori che rischiano di far cestinare subito un manoscritto, articoli che anche noi non vediamo l’ora di leggere, e pubblicizzeremo quelli per avvicinarci in maniera più mirata al nostro target. Poi vi facciamo sapere come va 😉

🐈🐈🐈 Cosa abbiamo imparato

Visto che Matteo la settimana scorsa era a un passo dall’esaurimento, ha deciso di prendersi qualche momento di riflessione e be’, ha fatto fatica: d’altronde un agitato che ripete a se stesso «Devi calmarti» non va così lontano 😂

Alla fine si è reso conto che il problema non andava tanto cercato nella gestione delle cose da fare – ce ne sono, e tante, ed è un dato di fatto – quanto in un filo da trovare e da tirare per sbandolare la matassa.

🌈 Takeaway: trovare la sintesi che apre la strada.
A un certo punto Matteo si è detto: «Sono diventato una to-do list». Quest’immagine lo ha fatto ridere e lo ha illuminato. Era così vera! È diventato una lista di cose da fare, che sono da fare perché sono da fare certo ma… perché le fa? Per quale motivo si sbatte così tanto?
Ha chiamato Andrea e glielo ha chiesto: «Ma perché facciamo così tanto? A cosa tendiamo? Qual è il nostro anelito?» E ha scoperto che era proprio quello di cui avevano bisogno di parlare.

Per noi la sintesi era questa. Qual è la vostra? 😉

Con ❤️,
Matteo e Andrea


*** Bollettino creativo di Sefirot ***

In questo bollettino raccontiamo come gestiamo una casa editrice.
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