Bollettino creativo n.126
Il Salone è andato molto bene. C’era un’atmosfera famigliare allo stand V77, tanto che ieri mattina quando Matteo si è svegliato era un po’ triste all’idea che fosse già tutto finito 😊
❤️❤️❤️ I momenti più memorabili
- La presentazione di Mario. È stato divertente, abbiamo sparso frammenti bruciacchiati di libro sulle sedie e ci siamo inventati un modo per raccontare Mario che potesse essere intrigante anche per chi ne sentiva parlare per la prima volta, insomma era una presentazione a cui avremmo partecipato volentieri. E alla fine la responsabile della sala è pure venuta a farci i complimenti 🙏 – p.s. Matteo era così emozionato che dopo è dovuto stare piegato in avanti per mezz’ora per il dolore agli addominali 😂
- Il workshop di Edito. Eravamo seduti a un tavolo davanti a una quarantina di persone (che prendevano appunti!) a parlare di editing insieme a Dalia Oggero di Einaudi. Cioè… ma chi l’avrebbe mai immaginato qualche anno fa?! Magico.
- La serata segreta di intùiti. Sono davvero venuti tre nuovi amici dal bollettino. Sì, è successo sul serio 😉 Alle 21:00 hanno citofonato e… be’, era una serata segreta, no?
- Claudio Santamaria. È passato davanti allo stand e ha gridato: «Io ce l’ho intùiti!». Bon, totale 😂
- Le cene. Abbiamo mangiato in lungo e in largo (eravamo un gruppo di buone forchette). Dalle 14 circa la domanda che aleggiava in stand era: «Ma dove prenotiamo stasera???» – Di sicuro abbiamo messo in pratica il “ciclo delle risorse”, una buona fetta di quello che guadagnavamo ce lo siamo letteralmente goduto, mangiato e bevuto. Lavoravamo eppure era un po’ come essere in vacanza 😍
Fidiamoci sempre del vino e del salame. Quest’anno abbiamo fatto molte PR, eravamo ben coperti in stand grazie al nostro staff meraviglioso e ci siamo sentiti liberi di passare più tempo nella lounge, l’area “riservata”, a fare due chiacchiere con chi ci capitava a tiro. Ora, non avevamo veramente bisogno di nulla di specifico – non eravamo alla ricerca di un distributore, o un editore, o un agente letterario – quindi le nostre non erano PR mirate ma piuttosto chiacchiere estemporanee. È stato sicuramente un vantaggio perché abbiamo potuto notare un aspetto importante: se sei potente e ti comporti in maniera antipatica o sostenuta (o, peggio, viscida) e io non ho bisogno del potere che rappresenti, quel che rimane è solo un antipatico, un sostenuto, un viscido. Abbiamo avuto la fortuna di poter evitare questo tipo di persone e ci siamo invece divertiti con chi aveva voglia di sorridere e di darsi. Il migliore è stato un editore che alla fine, mentre tutti correvano per de-allestire gli stand il più rapidamente possibile, offriva vino e salame e se la prendeva con calma. Un vero idolo ❤️
Ne approfittiamo ancora per ringraziare tutti quelli che sono riusciti a passare a salutarci e chi ci ha aiutati in questi giorni meravigliosi e sfiancanti 🙏🙏🙏
Con ❤️,
Matteo e Andrea
*** Bollettino creativo di Sefirot ***
In questo bollettino raccontiamo come gestiamo una casa editrice.
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