Bollettino creativo n.128

Stiamo lavorando al video di presentazione di Edito, il nostro nuovo prodotto per l’editing di manoscritti (per chi ce lo sta chiedendo con adorabile insistenza: sì, lo lanceremo tra il 15 e il 20 giugno 🚀). Abbiamo scelto uno stile alla Bojack con una volpe come testimonial perché insomma… se usi Edito sei furbo 😂

Ne vedremo delle belle. I prossimi mesi saranno ricchi d’azione:

• Avremo due lanci, Edito a giugno e BAD, il prodotto per il Business-Aware Design, a settembre. E sapete quanto amiamo lanciare cose 🚀 (figataaaaa!)
• Andrea ha concluso il suo impegno con la scuola (ieri era l’ultimo giorno, è andato a stappare una bottiglia 😂), ricomincerà a lavorare a tempo pieno a Sefirot e, indovinate un po’, la prima cosa a cui vuole dedicarsi è la creazione di un’accademia per creativi 🔥

La creazione di una struttura. Finalmente abbiamo capito il nostro più grande errore: essendo noi dei tuttofare (quando hai un’azienda ti tocca) per crescere abbiamo sempre cercato altre persone simili a noi, altri tuttofare. Per intenderci, se in un’agenzia le pubblicità vedono la luce grazie a un team composto da Strategist, Copywriter, Art Director e Media Buyer, noi cercavamo un unicorno che sapesse fare tutte quelle cose insieme 😂 Si tratta di follia: primo perché è difficilissimo incontrare una persona con competenze così varie; secondo perché è una scelta pericolosa, se quell’unica persona decide di andarsene, è un disastro.

👉 Così abbiamo deciso di sperimentare un altro approccio, quello di costruire un gruppo di lavoro nel quale la responsabilità venga divisa tra più individui, ognuno con i suoi specifici compiti di cui occuparsi. Ci sta piacendo, lo troviamo più efficace: la nostra sfida non è più la ricerca di un fuoriclasse ma la costruzione delle relazioni tra i vari membri del team. Se avete visto Moneyball sapete bene di cosa stiamo parlando ⚾️

Fare le cose in grande. Matteo è rientrato dopo un training di sciamanesimo con focus sulla ricerca della visione, e adesso vede più chiaramente. Si è reso conto che la frustrazione degli ultimi mesi è quella delle idee che non ricevono una risposta soddisfacente. Nell’ultimo anno abbiamo cercato di crescere mettendo con delicatezza il piede dentro la porta dell’editoria italiana e abbiamo fatto una fatica che manco fossimo dei piazzisti. E adesso è davvero chiaro: la vita può essere molto più facile di così. Per crescere non dobbiamo sbattere la testa dove non siamo ascoltati ma andare a parlare con chi ama le idee nuove, con chi si esalta per qualcosa che funziona e che può funzionare ancora di più.
In parole povere: Matteo vuole andare a cercare investitori a San Francisco 🔥😂

Con ❤️,
Matteo e Andrea

*** Bollettino creativo di Sefirot ***

In questo bollettino raccontiamo come gestiamo una casa editrice.
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