Bollettino creativo n.161

Ci siamo un po’ stufati di dirvi che BAD sta andando alla grande e che stiamo lavorando su questo su quello e su quell’altro (e vi sarete stufati anche voi 😅), finiamo per ripeterci e la ripetizione è davvero un atto molto poco creativo.

Abbiamo invece pensato di parlarvi del libro nell’immagine, Paura di vivere di Alexander Lowen, il padre di un metodo psicoanalitico che si chiama bioenergetica. In sintesi, per sciogliere le nevrosi dei pazienti Lowen non lavorava sulla testa, attraverso le parole, ma sul corpo, con esercizi di respirazione e vibrazione. Ve lo consigliamo: è davvero illuminante.

Che succede quando si lavora sul corpo? Una vera e propria rivoluzione. Matteo ha provato diversi lavori sul corpo, dalla bioenergetica alle meditazioni dinamiche di Osho, e dopo anni di tentativi qualcosa è finalmente entrato perché adesso, mentre scrive la mattina, sente che il suo non è più un processo solo pensato ma un rombo che lo smuove tutto, un desiderio di mettersi a ballare per casa, e il risultato non è solo migliore, è proprio più vivo, inaspettato, più viscerale e più creativo.

🌈 Takeaway: se vogliamo essere davvero creativi, non ce la caveremo solo con la testa.

Siamo abituati ad associare la creatività con la testa, ma non possiamo illuderci di essere veramente creativi stando tutto il tempo di fronte a un computer, pensando e pensando e pensando mentre camminiamo per la stanza, magari un po’ ingobbiti, e sperando in un’illuminazione quando andiamo a fare la doccia. Persino intùiti ha dei limiti da questo punto di vista. La creatività più profonda parte dalla pancia, smuove tutto il corpo, non solo la testa. Bisogna essere creativi tutti, non solo nella parte alta, non solo con concetti astratti e trattenendo il respiro.

🔥 Potrebbe essere la base per una nuova linea di strumenti Sefirot, che spingono a lavorare sul corpo. Matteo ci ha davvero messo diversi anni per avere un assaggio del potenziale e sarebbe una figata avere un sistema (un percorso guidato? Un intùiti per il corpo?) che possa insegnare a smuovere la creatività più viscerale.

Che ne pensate? Siete cerebrali o viscerali?

Con ❤️,
Matteo e Andrea


*** Bollettino creativo di Sefirot ***

In questo bollettino raccontiamo come gestiamo una casa editrice.
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