Bollettino creativo n.164
Questo è uno degli scorci più spettacolari in cui siamo inciampati a San Francisco (sì, qui succede proprio così: giri l’angolo e il paesaggio accade, e puoi solo fermarti e scattare una foto).
Stiamo facendo circa 2-3 meeting al giorno e stiamo imparando così tante cose (siamo in pieno pensiero divergente 😅) che è difficile riuscire a esprimere una sintesi, perciò… in ordine sparso:
- Il nostro vero punto di forza è la capacità di fare revenue. Arrivati qui abbiamo detto più volte la banale frase «E vorremmo cercare un investimento…», fino a che un esperto di finanziamenti ci ha spiegato che, se abbiamo una revenue, ha molto più senso accedere a strumenti di debito, come un prestito dalla banca. In sostanza, se sei capace di prendere 100 e trasformarli in 200, è folle chiedere soldi a qualcuno in cambio di un pezzo dell’azienda, è molto meglio chiedere un prestito e poi restituirlo. Incredibile ma vero, appena abbiamo detto ad alta voce «Non ci serve un investimento, vorremmo invece sfruttare il debito» abbiamo acquisito grande credibilità e ci hanno subito chiesto una presentazione da girare a possibili investitori 😂
- Siamo paternalisti e incapaci di delegare. Dopo aver mangiato la cosa più buona mai provata in America (un panino con il brisket), abbiamo chiesto a un imprenditore come avesse fatto a creare una community di oltre centomila persone. Lui ha risposto: «Non faccio micromanagement, dico al mio team “Voglio questo” e non sto a controllare come fanno ad arrivarci, basta che ci arrivino». Ci ha aperto un mondo. Ci siamo resi conto di essere noi stessi il collo di bottiglia di Sefirot, perché cerchiamo di aiutare i nostri collaboratori in tutti i modi, spesso risultando troppo presenti e non permettendo loro di sbagliare, affogare e risalire.
- Lo facciamo anche con i nostri prodotti. Questo è più vergognoso da ammettere: non siamo in grado di affidare a qualcun altro la creazione dei nostri prodotti, come se solo noi sapessimo progettarli bene. Insomma, sotto sotto ci crediamo così bravi da rendere quasi impossibile un vero allargamento del team di sviluppo. Parlando con manager ad altissimi livelli, ci stiamo rendendo conto di quanto questo atteggiamento arrogante ci stia davvero tagliando le gambe e le opportunità 🦊
🌈 Takeaway creativo: investire sul serio.
Al di là di soldi, scalabilità e menate varie, ci sembra che la ricetta davvero vincente sia su un livello più profondo e umano: investire sulle persone, dare loro massima possibilità di sbagliare e rialzarsi, di deluderci e/o di sorprenderci. Qui è quasi dato per scontato: gli imprenditori creano grandi aziende a partire da team che si muovono per obiettivi, formando nel percorso professionisti che hanno la chance di crescere e migliorare, e di fare a loro volta crescere e migliorare l’azienda.
E noi abbiamo tutte le intenzioni di imparare a farlo 😉
Con ❤️,
Matteo e Andrea
*** Bollettino creativo di Sefirot ***
In questo bollettino raccontiamo come gestiamo una casa editrice.
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