Bollettino creativo n.176

Venite, venite al Salone del Libro di Torino! Ci troverete allo stand W69 del padiglione Oval. E sì: quella è una tazza Sefirot ❤️ Ve ne teniamo una!

🧠🧠🧠 A proposito del Salone

• Lo stand. Il montaggio procede a gonfie vele. Abbiamo costruito il biliardino brandizzato Sefirot (bellissimo!) e oggi andremo a sistemare i prodotti e concludere l’allestimento.
• Esperienze speciali. Come ogni mercoledì, stasera verso le 21.00 apro casa per organizzare serate di intùiti: ci sediamo intorno a un tavolo, beviamo un bicchiere di vino e iniziamo a mescolare le carte. Se qualcuno ha voglia di scoprire la Sefirot underground, è il benvenuto (rispondetemi a questa mail per maggiori info 😘)

🔥🔥🔥 Nuovi prodotti?

• Sogni. Da qualche tempo rifletto sulla possibilità di costruire un prodotto sui sogni, per approfondirli e usarli come strumento di crescita. Per adesso ho provato Chat GPT che, devo dire, mi ha dato risposte tremendamente buone e puntuali. L’obiettivo è battere la macchina e fare di meglio 😅
• Oltre intùiti. Dopo un anno di serate di gruppo con intùiti, mi sono reso conto di volere di più. Vorrei uno strumento capace di trascendere il solo vedere un problema o una dinamica. Sento il bisogno di qualcosa di più pratico e concreto: esercizi di respirazione, movimenti, posizioni ecc. In modo che, se intùiti invita ad «Aprire il cuore», quelle non siano solo parole, ma venga proposto un esercizio per aprirlo concretamente (o almeno per iniziare a provarci 😂).

🌈 Takeaway creativo: creatività è anche stare nel disagio
In queste settimane sono stato in un profondo disagio: Andrea ha lasciato l’azienda; il nostro modello di business cigola sempre più; mi domando quanto sia d’uopo che mi concentri di più su aspetti business; al che ricevo mail in cui qualcuno mi prega di non omologarci; mi dico che hanno ragione, che andando avanti così mi spegnerò a livello creativo; e subito dopo penso agli stipendi da pagare 😂

È come quando si fa un logo, o si deve trovare un’idea, o scrivere un libro. Dirigere un’azienda non è così diverso. Mi è capitato mille volte e mi continua a succedere, ed è tosta sempre, per quanta esperienza possa avere alle spalle. La notte è più buia prima dell’alba, e bisogna solo imparare a starci dentro e aver fede che sì, ci sarà davvero un’alba.

Alla fine ho fatto una telefonata con Umberto, il nostro uomo mercato (che ringrazio ❤️), ci siamo riconosciuti in uno stato d’animo simile e qualcosa ha finalmente iniziato a fare clic, sono arrivate le idee giuste. Succede sempre in qualche modo misterioso – credeteci, quando vi trovate nello stesso sentimento – se si regge abbastanza, ecco l’alba.

Con ❤️,
Matteo

*** Bollettino creativo di Sefirot ***

In questo bollettino racconto come gestiamo una casa editrice.
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