Bollettino creativo n.185

Bollettino creativo n.185

Piccoli team crescono ❤️ Fa impressione pensare che qualche anno fa eravamo in due e adesso dobbiamo fare call di allineamento per decidere in che modo coordinarci.

Viva il benchmark. Questa settimana il team creativo (Sara, Simone e Daniela) è stato in call oltre 5 ore con Francesco per lavorare a una nuova strategia social. Come prima cosa si sono dedicati al benchmark e, nello specifico, hanno studiato altre pagine Instagram in cerca di ispirazione. È servito: hanno sviluppato un’ottima base per costruire qualcosa di solido.

Quando ho chiesto loro cosa li abbia colpiti maggiormente di tutto il processo, mi hanno risposto: «Ci ha stupito poter imparare così tanto da chi fa cose diverse da quelle che facciamo noi». Ottimo lavoro davvero ❤️

Femminile e maschile. Siamo sparsi un po’ ovunque, chi a Torino, chi a Padova, Bologna, Lisbona, Piacenza. Io nelle ultime settimane sono stato in montagna, come gli anni scorsi, in ritiro dalla mia maestra spirituale. Ho avuto modo di lavorare sulle mie parti maschile e femminile, il conscio e l’inconscio, e di farle parlare. È stato strabiliante: il mio conscio si esprime come un condottiero rigido, quasi metallico; il mio inconscio come una strega che non smette di ridere, prende in giro la parte maschile perché è troppo ingessata e cerca di tenerla a bada.
Mi è stato molto chiaro: da sempre cerco di rendere più digeribile agli altri la mia parte irrazionale, di mascherare le mie intuizioni da idee giustificabili, di non sembrare pazzo, insomma 😅

🌈 Takeaway creativo: permettiamoci di essere matti
Quando ingoiamo un rospo pur di essere educati, quando restiamo seduti a un tavolo anche se vorremmo essere da un’altra parte, quando abbiamo il presentimento di dover girare a destra ma non ce lo permettiamo. L’irrazionale contro il razionale; l’ingiustificabile contro il giustificabile; le regole contro la libertà di essere come ci sentiamo in quel momento.
Non so voi, ma le mie idee più creative e le mie scelte più azzeccate sono venute così, senza una spiegazione logica. La vita stessa, se ci pensiamo, avviene nello stesso modo.
Allora permettiamoci quella vena di follia, se ce l’abbiamo, lasciamola scorrere e ascoltiamola, nutriamoci di lei e diamole spazio, anche se qualcuno ci può giudicare strambi o, perché no, un po’ matti.
C’è forse un altro modo per vibrare davvero? 😘

Con ❤️,
Matteo


*** Bollettino creativo di Sefirot ***

In questo bollettino racconto come gestiamo una casa editrice.
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