Bollettino creativo n.199

Negli ultimi due giorni ho lavorato con molta intensità al manuale di creatività che sto scrivendo. Per evitare di riempire pagine e pagine di Word con degli sproloqui, ho immaginato di dover preparare un corso per l’università e sono andato avanti e indietro per il salotto a parlare da solo ad alta voce, per ore, mentre mettevo giù appunti. Ha funzionato 😉

Il confronto con voi. Come ho accennato nello scorso bollettino, il giovedì e il venerdì pomeriggio sto facendo call per conoscervi meglio e per sapere come possiamo esservi ancora più utili. Oltre a essere meravigliose da un punto di vista umano (ancora grazie a chi mi ha dedicato del tempo ❤️) perché chiacchieriamo di creatività, di sogni, scherziamo, ridiamo, si stanno anche rivelando uno scambio illuminante.

👉 Per esempio abbiamo scoperto che molti di voi vorrebbero un mentoring (o un coaching) sull’uso degli strumenti, e ci siamo resi conto che anche a noi piacerebbe entrare di più nei vostri progetti, darvi una mano concreta!

Piccoli creativi sono cresciuti. Ho notato che Sara e Simone, che il 15 novembre hanno fatto un anno di collaborazione con Sefirot (🎉🎉🎉), sono diventati molto capaci e attenti. Simone ha iniziato a proporre idee e progetti molto coerenti con quello che facciamo e con le nostre esigenze, e Sara ha impaginato in maniera autonoma i due nuovi libri che usciranno tra poco. Me ne sono reso conto per davvero questa mattina, mi ha colpito come un piccolo shock che mi ha riempito di fierezza: ho pensato «Wow, quanta strada». Volevo approfittarne per dire Bravi, Sara e Simo 😘

Un frainteso sulla creatività. Una persona che ci ha letto (almeno fino alla scorsa settimana) mi ha mandato una lunga mail per dirmi che non voleva più ricevere il bollettino perché l’aggressività con cui parlo di creatività, blocchi, insoddisfazione, farcela con i propri progetti, arrabbiarsi ecc. la metteva molto a disagio.

Ho riflettuto a proposito: soprattutto scrivendo il manuale di creatività, mi sono accorto di essere in effetti molto secco e di sottolineare più volte che vivere creativamente sia in primis gestire l’oscillazione tra l’insoddisfazione e la gloria, dove un momento ci si sente dei miserabili e il secondo dopo wow, una figata. Di fatto nel manuale cerco proprio di insegnare come entrare nel disagio e accettarlo 😂

🌈 Takeaway creativo: la creatività è il conflitto
Quando racconto del manuale agli amici creativi, a loro si illuminano gli occhi: sanno cos’è il disagio di cui parlo e non lo vogliono negare, anzi lo trattano con rispetto.
Sanno che quando sei lì e non ti piace quello che hai scritto, disegnato, dipinto, progettato, non serve a nulla fare i buonisti: è un conflitto in cui devi entrare, doloroso tutte le volte, e sanno che proprio quel conflitto è l’avventura.
Senza non ci sarebbe nemmeno la creatività.

Con ❤️,
Matteo


*** Bollettino creativo di Sefirot ***

In questo bollettino racconto come gestiamo una casa editrice.
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