Bollettino creativo n.240

Bollettino creativo n.240

Prime bozze della grafica per il nostro nuovo strumento per il branding. Sono abbastanza orripilanti ma da qualche parte bisogna pure iniziare 😂 

Come scrivo dentro Agguato creativo, gran parte del lavoro con la creatività è avere fede che, a un certo punto, a furia di prove e sperimentazioni, arriverà la soluzione che ci farà dire: «Wow!» (e cercare di non deprimerci troppo nel frattempo!)

Pipeline di lancio nuovi prodotti. Quest’anno ho deciso che mi dedicherò soprattutto alla creazione di nuovi strumenti. Non solo: voglio approfittare di questa full immersion per trasformare in strumenti a loro volta anche gli stessi processi creativi che mi serviranno allo sviluppo e al lancio dei progetti. 

Quindi preparatevi perché nel 2025 vedranno luce prodotti per:

  • Branding aziendale
  • Personal Branding
  • Apprendimento rapido di inglese e spagnolo
  • Condurre workshop strategici con il proprio team
  • Trovare il nome a prodotti/servizi (Naming)
  • Generazione creatività pubblicitarie
  • (e poi ho la sensazione che, strada facendo, verrà fuori qualcos’altro, magari un nuovo manuale 😅)

Comprendere cosa è davvero importante. L’anno scorso ho smantellato quasi interamente il team di Sefirot (purtroppo lo avevo costruito male, mea culpa). Ho mantenuto alcune figure necessarie alle funzionalità base dell’azienda – customer care, logistica, marketing – per il resto sono rimasto da solo.

Non avendo a disposizione più di 24 ore al giorno (strano, eh? 😅) ho dovuto limitare il dispendio delle mie energie ai compiti più importanti. Un po’ come quando si arrampica con una mano dolorante: bisogna prestare un’attenzione totale ai propri movimenti.

È una strategia drastica ma ve la consiglio: in questi mesi ho maturato una visione completa di quali sono i compiti assolutamente necessari, quali di questi non sono delegabili, e quali invece posso affidare a terzi per avere un sostegno concreto.

🌈 Takeaway creativo: scegliamo in quale dimensione stare

C’è una dimensione in cui sono affaticato dal lavoro e dalla sempre lunghissima lista delle cose da fare, e c’è un’altra dimensione in cui le cose da fare sono una sfida e affrontarle è un’avventura eccitante.
Ieri sera potevo stare a casa a riposarmi, invece sono andato a correre lungo il fiume. Ho scelto la dimensione in cui aggredisco la vita e, quando sono tornato a casa, mi sentivo molto più vibrante e tutto mi sembrava facile.
E voi in quale dimensione volete stare oggi?

Con ❤️,
Matteo


*** Bollettino creativo di Sefirot ***

In questo bollettino racconto come gestiamo una casa editrice.
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