Bollettino creativo n.290

Non avendo portato regali da Porto ai miei amici, ho deciso di cucinare per loro. Quella nella foto è la mia francesinha alla piemontese (con bollito, prosciutto e salsiccia 😅): bellissima da vedere e letale in fase di digestione.
La creatività come riadattamento. La storia della francesinha mi piace molto: pare che nel 1960 il signor Daniel da Silva, un emigrante portoghese rientrato da Francia e Belgio, abbia tentato di adattare il croque-monsieur al gusto dei suoi compatrioti.
Il solo ripieno di formaggio e prosciutto sembrava troppo leggero per i portoghesi, così dentro il sandwich è finita anche una fettina di manzo e della salsiccia, il tutto affogato da una generosa salsa di pomodoro, birra e porto.
Non è forse questo uno dei modi per essere creativi? Prendere, mescolare, reinventare. Il processo mi è sembrato così divertente che ho voluto cimentarmi anche io, e ho studiato per diversi giorni il modo di assemblare una francesinha con gli ingredienti piemontesi.
La creatività come dedizione. Ero talmente agitato/eccitato domenica che mi sono svegliato alle 5:50 del mattino. Avevo fatto un casino con il bollito il giorno prima e sono andato a comprare altra carne per cucinarne uno nuovo 😂
Questo mi ha dato modo di riflettere sul concetto di perfezionismo. Ma è davvero un ostacolo per la creatività? Mentre mettevo su il pentolone per la seconda volta, mi sono accorto che per fare bene le cose bisogna farle e rifarle, ancora e ancora, con grande amore e dedizione.
🌈 Takeaway creativo: a ogni modo l’importante è fare
Intorno all’una, mentre stavo ancora faticando ai fornelli, ho capito perché i portoghesi in genere non cucinano la francesinha ma vanno a mangiarla al bar. Per un attimo mi sono chiesto: «Ma chi diamine me l’ha fatto fare?»
Un pensiero sciocco: nelle ultime ventiquattr’ore avevo imparato tantissimo e, molto più importante, la francesinha è stata una scusa per invitare gli amici a casa, per bere, chiacchierare, divertirci e stare insieme.
E a cosa deve servire la creatività se non a riunirci, a nutrirci, a stimolarci con qualcosa di nuovo e ad attivare uno scambio?
Mi sono proposto di ricordarmelo ogni volta che sarò indeciso tra fare e non fare.
Con ❤️,
Matteo
*** Bollettino creativo di Sefirot ***
In questo bollettino racconto come gestiamo una casa editrice.
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