Bollettino creativo n.295

Bollettino creativo n.295

In questi giorni sto rileggendo la prima stesura del mio nuovo manuale di creatività, e non sono ancora soddisfatto.

Mi accorgo di aver scritto tutta la prima metà nel tentativo di insegnare quello che pensavo i possibili lettori desiderassero. 

Dalla seconda metà in poi mi ha preso una forza diversa e ho iniziato a buttare giù chi sono davvero, il modo inconsueto in cui mi muovo creativamente a casa mia, quando scrivo o progetto.

E quella parte è tutta un’altra cosa: il libro vola.

Per esempio quasi nessuno sa come scrivo i bollettini. Una volta elencavo gli avvenimenti più importanti della settimana e cercavo di tirare le somme, ma dopo un po’ quel sistema mi ha annoiato.

Adesso pesco delle carte di intùiti, una per il tema centrale e una per il takeaway, e parto da lì, vado in profondità fino a che qualcosa mi risuona e ispira.

Adesso ogni volta che mi siedo per scrivere il bollettino, non ho idea di quello che verrà fuori, e me lo godo mentre nasce.

Difficile così? La verità è che non saprei farlo altrimenti.

🌈 Takeaway creativo: è più difficile fingersi qualcun altro che essere se stessi

Ho impiegato sei mesi a scrivere la prima metà del nuovo manuale e un mese per la seconda metà. A volte siamo tentati di credere che, se fossimo diversi, funzioneremmo meglio. Il fatto è che non siamo diversi e quindi è solo una fatica tremenda 😅
Meglio essere noi stessi il prima possibile.

Con ❤️,
Matteo


*** Bollettino creativo di Sefirot ***

In questo bollettino racconto come gestiamo una casa editrice.
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