Bollettino creativo n.38
Siamo stati quasi tutta la settimana al Nòt Film Fest a Santarcangelo di Romagna e ne è valsa la pena: ci siamo divertiti molto e per 3 giorni su 4 abbiamo tenuto workshop. Come potete notare Matteo si è pure messo una camicia 😅
🐐🐐🐐 Cose che abbiamo fatto al Nòt Film Fest:
- Abbiamo sperimentato per la prima volta la versione finale di Fabula for Kids insieme a ragazzi e ragazze tra i 6 e i 12 anni ed è stato uno spettacolo! Intanto hanno fatto «Oooooh!» guardando la copertina e le carte (per gioia, e sollievo!, nostri e dell’artista Matteo Ufo5 Capobianco 🎉) e poi… che storie! 😍 Hanno raccontato avventure nuove, fantasiose, originali, tra cui quella di un rossetto chiamato Rimmel che sogna di essere trasferito dal negozio Tigotà a Sephora (di maggior pregio) e ha il terrore di essere rimpiazzato delle nuove, e più giovani, linee di rossetto. Geniale!
- Con Fabula (la versione per adulti) abbiamo guidato per la prima volta un gruppo di sceneggiatori nella stesura di cortometraggi ed è stato molto istruttivo. Abbiamo provato la piacevolissima sensazione (che auguriamo a ogni autore) di scoprire nuove potenzialità di un nostro strumento e rimanere noi stessi a bocca aperta. Che dire? Fabula funziona davvero bene! 😍
- Abbiamo parlato tantissimo e con moltissime persone, e abbiamo fatto nuovi amici. Tra questi ci sono Giorgia, una volontaria del festival, che ha bloccato Matteo per dirgli «Io ho seguito il webinar di Intùiti!» (😍), e Davide, il nostro fan numero 1 ❤️ che è sempre stato il primo a rispondere al bollettino e che finalmente siamo riusciti a incontrare 😉 Ciao, Davide! È stato un vero piacere passare del tempo assieme!
🦊🦊🦊 Cose che vorremmo fare:
Festival finito. Prima settimana di settembre. Diciamo solo che il lunedì è stato passato al telefono per riattivare tutto 😂 Poi Matteo ha riaperto Trello e ha messo giù la pianificazione per arrivare a fine anno (non dicono che si passa ferragosto e in un attimo è Natale? 😂). I punti più salienti:
- Preparare la Kickstarter per Fabula for Kids! Vogliamo lanciare il prossimo mese, abbiamo bisogno del prototipo e di uno stop motion accattivante. Se qualcuno conosce agenzie o professionisti che fanno stop motion, fateci un fischio, grazie! 🙏
- La pianificazione dei costi di fine anno. In Italia conviene sempre spendere il più possibile entro il 31 dicembre, quindi… accendiamo le macchine, diamoci dentro con le produzioni, riempiamo i magazzini! 😂 Abbiamo in coda anche le versioni in spagnolo e francese!
- Il branding di Sefirot. Entro fine anno ci impegniamo a mettere in pratica la nostra visione con più chiarezza 💪
🎃🎃🎃 Cosa abbiamo imparato
Il Nòt Film Fest è un festival di cinema indipendente e noi, che siamo editori indipendenti, abbiamo approfittato dell’occasione e siamo stati molto insistenti (Matteo quasi fastidioso 😅) nel chiedere a chiunque cosa si intendesse con “indipendente”.
Le risposte — i budget ridotti e l’adozione di scelte “forti” che una major non approverebbe — ci sono sembrate confuse e, quando abbiamo rivolto le stesse domande a noi stessi a proposito del mondo libro, ci siamo dati risposte altrettanto insoddisfacenti.
🌈 Takeaway: bisogna prendersi la responsabilità dell’indipendenza!
Un tempo essere indipendenti significava aver il coraggio di produrre un contenuto vietato sui canali ufficiali, trattare un argomento bandito (pensate agli editori che hanno pubblicato Henry Miller rischiando denunce e processi!).
Ma oggi? Se una cosa può vendere, viene pubblicata; se il contenuto fa scalpore, meglio! Siamo in un’epoca in cui temi forti come per esempio la sessualità o la diversità vengono strumentalizzati per aumentare le vendite e ricevere consensi.
Allora cos’è questa indipendenza? Una semplice gentrificazione culturale, un salon de refusés nella speranza di essere notati a un certo punto? Se una volta dipendevamo dalla censura, oggi a cosa ci opponiamo armandoci del termine “indie”?
Essere indipendenti dà la possibilità di non dover chiedere a nessuno e di non ricevere mai un «No», ma significa anche assumersi la responsabilità del «Sì», di quello che vogliamo dire, produrre, distribuire e del perché! Cosa abbiamo da offrire al mondo nuovo?
Noi ci riflettiamo e vi facciamo sapere! 😂
Con ❤️,
Matteo e Andrea di Sefirot
P.s.
Tra oggi e domani Sefirot fa 2 anni 🎉
Il 2 settembre 2018 il gatto di Matteo è mancato e il giorno dopo, all’appuntamento già fissato dal notaio, Matteo ha insistito per chiamare l’azienda proprio come il suo micio, Sefirot.
Col senno di poi, siamo molto contenti: è bello dare nomi importanti alle cose importanti ❤️
Ciao ciao Sefirot!
*** Bollettino creativo di Sefirot ***
In questo bollettino raccontiamo come gestiamo una casa editrice.
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