Bollettino creativo n.51
Abbiamo deciso di iniziare una nuova rubrica su Instagram che si chiamerà GetAwayWithCreativity (farla franca con la creatività) 😅 Questo sarà il primo post:
Vogliamo promuovere la possibilità di guadagnarsi da vivere con i propri progetti creativi.
Spesso ci viene insegnato che la creatività non paga (quasi come il crimine 😂), che gli scrittori sono in genere squattrinati, che il lavoro sicuro e solido è “serio”. Non è vero: la creatività è un superpotere e con i progetti creativi si può guadagnare. Noi ci riusciamo.
E non c’è nulla di cui vergognarsi, non si è meno creativi perché si “monetizza”: il denaro va abbracciato e inteso come una risorsa che ci permette di essere sereni e focalizzarci su quello a cui teniamo. Noi guadagniamo dalla vendita dei nostri prodotti e per questo abbiamo il tempo e la libertà di dedicarci allo sviluppo di nuovi progetti 😉
Insomma, con questa rubrica cercheremo di dire quello che ci avrebbe fatto piacere sapere prima di fondare Sefirot (quando nemmeno noi credevamo fosse possibile). Se vi interessa, la troverete sul nostro Instagram.
🐐🐐🐐 Cosa abbiamo fatto questa settimana:
- Andrea si è trasformato temporaneamente in un call center 😂 Ha dovuto fissare una lunga serie di meeting per logistica, distribuzione, HR e chi più ne ha più ne metta.
- Matteo ha provato a rivedere il suo ultimo romanzo con la primissima bozza del nostro nuovo strumento per l’editing e, come diceva il suo insegnante di judo quand’era ragazzino, «ce n’è ancora di pastasciutta da mangiare». Diciamo che non funziona e siamo ancora in alto mare 😅 Quindi ne approfittiamo: scrittori, se ci siete battete un colpo, abbiamo bisogno di farvi alcune domande sul vostro modo di rivedere i manoscritti prima di presentarli alle case editrici 🙏
🦊🦊🦊 Cose che vogliamo fare:
- Stiamo organizzando l’upgrade delle piattaforme online. Sarà un bel momento stile startup: lavoreremo insieme ai programmatori attorno alla mezzanotte (quando c’è meno traffico e i disservizi passano inosservati) incrociando le dita perché tutto fili liscio. In tempi di lockdown pare davvero ‘na botta di vita 🚀
- Una cena fuori. Ricomincia di nuovo il miraggio del ristorante 😂
- Una raccolta di analisi di libri e film fatte con Fabula, con un progetto grafico come si deve. Matteo ha in mente di chiedere aiuto a un suo ex-insegnante del Politecnico. Abbiamo una gran voglia di confrontarci con professionisti più bravi di noi.
🎃🎃🎃 Cosa abbiamo imparato:
Alla settimana del Black Friday, già ansiante di per sé (😅), si è aggiunto un bancale di manuali smarriti. Partiti dalla tipografia, dovevano arrivare in magazzino e invece puff, svaniti nel nulla. E nessuno sapeva il numero della spedizione, nemmeno il nostro fornitore che l’aveva organizzata! Andrea ha dovuto investigare a ritroso un curioso telefono senza fili mentre gli ordini si accumulavano e noi non potevamo spedirli 😡
Senza nascondersi dietro degli eufemismi: questi episodi fanno proprio incazzare. Soprattutto se la responsabilità non è nostra direttamente. La prima reazione naturale (in particolare di Matteo che è il più fumantino) è quella di imbracciare il telefono e far passare un brutto quarto d’ora a qualcuno.
🌈 Takeaway: non c’è bisogno di abbruttirsi
Se ti dimostri aggressivo, spesso ottieni di più e più in fretta. Può anche essere vero, però resti nervoso per il resto della giornata. E noi un anno fa avremmo vissuto con l’aria pesante di rabbia e preoccupazione per una settimana.
Quest’anno siamo stati più bravi 😅 Abbiamo preso un bel respiro (non potevamo farci nulla, d’altronde) e ci siamo concentrati sull’unica cosa utile: rintracciare il numero della spedizione per ridurre i danni.
Risultato: non abbiamo ridotto i problemi ma il mal di pancia sì 🙈
Con ❤️,
Matteo e Andrea di Sefirot
*** Bollettino creativo di Sefirot ***
In questo bollettino raccontiamo come gestiamo una casa editrice.
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