Bollettino creativo n.58
Lunedì abbiamo girato il video in cui raccontiamo come e perché abbiamo creato Fabula for Kids. Alizè (la fidanzata di Matteo) ci ha fatto da coach per la recitazione e la pronuncia in inglese e sì, la foto è autentica, ci siamo spaccati dalle risate 😂
E alla sera Michael dal Canada ci ha mandato le prime bozze dello stop motion. Come potete vedere da questi pochi frammenti, verrà davvero uno spettacolo.
🐐🐐🐐 Cosa abbiamo fatto questa settimana
- Come avrete capito dalle foto sopra, ci stiamo avvicinando al lancio di Fabula for Kids sulla piattaforma Kickstarter (previsto per metà febbraio), e il nostro tempo sta iniziando a essere letteralmente fagocitato dai preparativi: c’è ancora molto da fare e iniziamo a sentire la strizza 😅 Vi terremo aggiornati (tanto per il prossimo mese non si parlerà d’altro!)
- Per il resto siamo immersi nella correzione di bozze. Il corso che stiamo seguendo ci sta piacendo tantissimo. Come ha giustamente detto Andrea «È un grande esercizio di meditazione e attenzione», e ci sta facendo crescere dal punto di vista della cura-amore verso i prodotti editoriali ❤️
🦊🦊🦊 Cosa vogliamo fare
- Le norme editoriali di Sefirot. Sapevate che ogni casa editrice ha le sue norme? Sono una serie di scelte: come si scrivono gli acronimi (ONU, Onu, o onu?), come e quando si usano il corsivo, i tre puntini, le virgolette per dialoghi o citazioni? «Potremmo usare queste» pensiamo, — oppure il trattino medio, — o ancora “Le virgolette alte”. 😊
Dalle norme di una casa editrice possiamo evincere i suoi valori: se ha uno spirito giovane o conservativo; se vuole presentarsi in maniera più colloquiale o più pomposa; addirittura se rispetta o meno le istituzioni. Cosa significa decidere di scrivere «stato» invece di «Stato» e «chiesa» invece di «Chiesa»?
Be’, le costruiamo e ve le condividiamo, potrebbe essere un bello spunto anche per creare delle norme personali: se decido di scrivere sempre «Be’» invece di «Beh», cosa comunico a chi mi legge su Fb, Wapp, sulle mail di lavoro? 🙃
🎃🎃🎃 Cosa abbiamo imparato
Questa settimana abbiamo quasi “strippato” 😭 Troppe cose da fare e a cui pensare. Già eravamo oberati prima, immaginate con il lancio di una campagna Kickstarter (che in genere è di per sé un’impresa). C’è il rischio di fare le cose in maniera mediocre o di perire eroicamente pur di farle bene 😂
🌈 Takeaway: prima di tutto trovare l’inghippo
Quando siamo sopraffatti dai troppo pensieri è difficile riflettere lucidamente. In questi casi dobbiamo ricordarci di fare due passi indietro per guardare la visione complessiva.
Se ci fossimo affidati alla distribuzione classica Sefirot non esisterebbe, e se avessimo venduto solo in Italia idem.
Per poter vivere e crescere, Sefirot deve fare pochi prodotti ma ottimi, li deve distribuire in maniera indipendente, con mezzi non convenzionali e in tutto il mondo.
Di qui il problema fondamentale: è possibile essere autori, imprenditori, editori, spedizionieri, distributori, esperti di contabilità intra ed extra comunitaria e non avere crisi di identità? 😅
Bene, abbiamo trovato l’inghippo.
Adesso andiamo a cercare una buona soluzione 🦊
Con ❤️,
Matteo e Andrea
*** Bollettino creativo di Sefirot ***
In questo bollettino raccontiamo come gestiamo una casa editrice.
🕰 Se vuoi leggere le puntate precedenti, le trovi su https://blog.sefirot.it/it/tag/bollettino-creativo/
🚀 Se vuoi inoltrarlo ai tuoi amici, fallo liberamente, a noi fa molto piacere!
🐝 Se te lo hanno inoltrato e vorresti riceverlo anche tu, puoi registrarti a questo link.
🔮 Sapevi che abbiamo anche un gruppo Telegram dove puoi confrontarti con altri creativi?