Bollettino creativo n.59

Bollettino creativo n.59

Sì, questa sotto è l’anteprima della pagina Kickstarter di Fabula for Kids. Matteo è “entrato dentro Matrix” (😅) e sta lavorando per renderla accattivante e comprensibile.

Lanceremo a metà febbraio (rumori dicono il 16 😂) ma speriamo di riuscire già a condividere con voi un’anteprima nel prossimo bollettino!

🐐🐐🐐 Cosa abbiamo fatto questa settimana

  • Siamo finalmente riusciti a smaltire gli ordini arretrati di dicembre («Ma come? Solo adesso?» «Eh, sì: questa è la magia del Natale» 😅– ecco perché Andrea si stressa sotto le feste, quando i corrieri sono a tappo!)
  • Andrea ha parlato con alcuni magazzini negli Stati Uniti. Spedire dall’Europa a laggiù è molto costoso (e non sempre affidabile) quindi abbiamo deciso che, se gli USA non vanno a Sefirot, Sefirot andrà in USA 🤟troveremo un produttore anche là e uno spedizioniere. Insomma risparmiamo ai nostri prodotti un viaggio oltremare.
  • Abbiamo scritto le mail per il cosiddetto «funnel» per il lancio di Fabula for Kids. Per chi non lo conosce, il funnel è un concetto molto intrigante e indispensabile quando si sta lanciando un progetto, tanto che Andrea (che sarà sempre insegnante nell’animo) ritiene importante dedicargli un inserto 😉

🦋🦋🦋 Inserto culturale n.1: il funnel

Quando Matteo faceva l’animatore nei villaggi vacanza (eh, sì 😂) gli hanno spiegato il segreto per guidare i balli di gruppo: «Se alzi le braccia fin qui, chi hai davanti le alzerà fin qua. Allora devi alzarle molto di più, così le portano all’altezza giusta». Insomma, bisogna esagerare i gesti perché chi sta davanti imita sempre con meno energia.

Il funnel funziona nello stesso modo: è una strategia di marketing per portare chi ha lasciato la propria e-mail (un potenziale cliente) a effettuare un acquisto. Vi sarà di certo capitato di iscrivervi sul sito di qualche progetto e poi di ricevere mail sempre più specifiche (ed emozionate!) per condurvi verso il fatidico clic. È la strategia a “imbuto”: prima si racconta chi siamo, poi il progetto, poi perché lo abbiamo fatto e si sale, si sale, si costruisce un climax fino al momento del lancio!

Spesso giudicato male (anche da Matteo) come una specie di «lato oscuro della forza» 😂, da un punto di vista di User Experience il funnel aiuta gli utenti a diventare utenti, li convince a un acquisto a cui erano già interessati. E in genere, alla fine di tutto, gli utenti ringraziano, come i clienti del villaggio che alla fine del ballo erano sudati e contenti!

🧤🧤🧤 Inserto culturale n.2: i plastismi

Stiamo frequentando un corso di correzione bozze che, oltre a insegnarci la correttezza grammaticale, ci sta spingendo a prestare maggiore attenzione alla lingua.

La settimana scorsa abbiamo parlato di «plastismi», quelle forme trite e ritrite che, secondo i linguisti, impoveriscono la lingua e non le permettono di evolversi. Sono scelte di comodo, abusate al punto che non significano più niente: «costruire sinergie», «creare un ecosistema», «senza se e senza ma». Secondo i linguisti, tutte le volte che ne usiamo una diciamo poco o niente, siamo poco specifici e quindi comunichiamo male.

Eppure noi ci siamo accorti che, quando inseriamo i plastismi nelle pubblicità online — «The Ultimate Tool for…», «Un prodotto rivoluzionario» ecc. — queste funzionano meglio, attirano un pubblico più ampio e le persone, forse, comprendono meglio il messaggio perché si parla per archetipi molto navigati.

Alcuni studi dimostrano che siamo più allegri quando sentiamo alla radio una canzone che già conosciamo. Che sia lo stesso fenomeno? 🎵

🎃🎃🎃 Cosa abbiamo imparato

Vi sarete accorti che il bollettino di oggi è tutto un vendere, vendere, vendere. Be’, ce ne siamo accorti anche noi e non siamo troppo contenti. Vendere è una condizione necessaria alla nostra esistenza — ce lo ricordano tutte le settimane le chiamate con il commercialista, i costi di spedizione che aumentano con il covid, quelli di Facebook che sono sempre ballerini — e c’è il rischio che prima faccia venire l’ansia e poi accechi con i suoi numeri e le statistiche.

Ieri notte Matteo voleva parlare di business plan ma alla fine ha cancellato tutto, erano di nuovo numeri 😂

🌈 Takeaway: non perdere l’obiettivo più alto
Vendere è un mezzo per raggiungere tante persone con i nostri prodotti e soprattutto per poter continuare a crearne di nuovi — quando si arriva a quattro, cinque prodotti che non si realizzano, anche il creativo muore (e lo sappiamo bene) — ma, se questo significa brindare ai numeri e non alla creatività, be’, allora abbiamo proprio perso la bussola 😅

Per questo noi oggi ci vogliamo ricordare che, porca miseria, abbiamo creato un nuovo prodotto, il prototipo è già nella nostra libreria e fra poco verrà realizzato e… wow.

Cin cin 🥂🎉

Con ❤️,
Matteo e Andrea

*** Bollettino creativo di Sefirot ***

In questo bollettino raccontiamo come gestiamo una casa editrice.
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