Bollettino creativo n.88

🐐🐐🐐 Cosa abbiamo fatto nelle ultime due settimane

  • Abbiamo fatto un workshop con Veronica, la sceneggiatrice della serie Imposter (che abbiamo finanziato), per validare la struttura della storia dei primi 6 episodi. Inizieranno a girare a ottobre. Wow 🎉
  • La torre in cui Matteo si è rintanato ha dato i suoi frutti: la prima stesura di Mario3 è finita 🍷– intanto Andrea ha quasi concluso la correzione di bozze di Mario1 e Mario2 quindi… manca poco!

🐐🐐🐐 Cosa abbiamo fatto ieri

Con l’estate quasi finita, ci è venuta la sindrome di settembre: ieri siamo tornati con la voglia di riprendere in mano tutto!

  • Abbiamo iniziato a spedire i Fabula for Kids che sono finalmente arrivati in magazzino 🚀
  • Matteo alle 7 del mattino stava già litigando con i nostri produttori polacchi perché ci hanno scritto che le nuove produzioni saranno in ritardo di due mesi e mezzo: a quanto pare c’è carenza di carta in tutta Europa (avete presente quando diciamo che avere un’azienda sembra un libro di Ken Follet?)
  • Abbiamo ripreso i prototipi di BAD – il nostro strumento per il Business-Aware Design – e di Fabula per Editing, e fra pochissimo li potremo inviare a chi ci ha chiesto di fare da beta tester (grazie 🙏)
  • Abbiamo iniziato a progettare lo stand per il Salone del libro di Torino, dove vi invitiamo già da adesso a passare a salutarci 🤗

🐈🐈🐈 Cosa stiamo imparando

Per mettere a punto BAD e Fabula for Editing, stiamo cercando di “romperli”, ossia di sfidarne la struttura con casi estremi. Soprattutto per BAD, ci stiamo divertendo ad analizzare modelli di business di qualsiasi cosa – dal ristorante all’azienda che produce lampade, dallo scrittore che decide di fare self-editing alla casa editrice con distribuzione nazionale – e quello che abbiamo scoperto ci ha aperto gli occhi. Un’azienda deve fatturare; per farlo deve investire e investendo si assume dei rischi. La maggior parte delle contraddizioni o degli aspetti della realtà che non capiamo hanno una causa diretta lato business.

🍕Takeaway creativo: follow the money.
Segui i soldi. Lo dicono nei film polizieschi ed è proprio vero. Analizzando le scelte di business, non ci limitiamo a prendere per buono un sistema così com’è ma capiamo perché tale sistema esiste e possiamo imparare a cambiarlo, eluderlo, o addirittura soppiantarlo. Fermarci alle manifestazioni più evidenti come «Le case editrici pubblicano troppi titoli» o «Netflix ormai fa perlopiù robaccia» non ci fa andare da nessuna parte. Perché lo fanno? Quale dogma seguono? Come mai ne sono così convinti? E soprattutto… se non fosse vero, come potrebbe cambiare la realtà? 🧙‍♂️

Con ❤️,
Matteo e Andrea

P.s.Se siete in zona Santarcangelo di Romagna, fino al 29 agosto saremo al Nòt Film Fest 😉 Ci vediamo lì!


*** Bollettino creativo di Sefirot ***

In questo bollettino raccontiamo come gestiamo una casa editrice.
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