Bollettino creativo n.97

Stiamo lavorando al lancio ufficiale di Mario, come potete vedere dalla landing page che Matteo sta costruendo. Nei prossimi giorni vi faremo sapere tutti i dettagli 🚀

🦊🦊🦊 Cosa abbiamo fatto questa settimana

  • Sperimentato un burnout post Salone. Abbiamo finito il Salone del libro pensando «Dai, tutto sommato ok» e poi la ripresa è stata più difficile del previsto (moooolto più difficile: ancora questo weekend abbiamo fatto incubi ambientati nei padiglioni 😂).
  • Siamo in dirittura finale con la nostra piattaforma per la gestione della distribuzione in Italia. Dovremmo riuscire a metterla online per fine mese e sarà davvero un game changer (un applauso ad Angelo e Luca, i nostri developer che come al solito si sono superati 🎉).
  • Alizé ha finito di tradurre Mario in inglese e nelle prossime settimane inizierà Mario2. È molto emozionante l’idea di portare un romanzo all’estero!
  • Stiamo lavorando sia all’aspetto grafico di Fabula for Editing (se ne sta occupando Daria che, come potete vedere dal suo Instagram ci regalerà delle immagini spettacolari), sia a quello di BAD Canvas (sarà a cura di Studiolabo e nella nostra ultima telefonata sono fioccate i concetti chiave «costruttivismo russo» e «provocatorio» = wow 😍).

🐈🐈🐈 Cosa vorremmo fare

  • Un film di Mario. A parte la reazione di pancia del «ma quanto sarebbe figa una cosa del genere!», cosa succederebbe se riuscissimo a fare un film indipendente su Mario e poi venderlo a Netflix? O meglio “svenderlo” a Netflix, nel tentativo di costruire un traino per il libro 😉 Chissà: siamo sempre alla ricerca di nuove strategie!

🚀🚀🚀 A proposito di strategie: costo di acquisizione e life time value

  • Premessa. In tutti gli esercizi nei quali c’è una vendita (cliente acquista prodotto o servizio) bisogna tenere conto di quanto ci costi acquisire un cliente (pubblicità, distribuzione, affitto stand, affitto negozio ecc.) e di quanto quel cliente spenderà in media da noi.
  • Problema. Se non investiamo per arrivare alle persone, loro non sapranno mai che esistiamo. Fino a qualche anno fa l’unico modo per comunicare erano i costosissimi canali classici (tv, radio, stampa ecc.), poi sono arrivate piattaforme come Facebook che hanno profilato gli utenti e permesso ai brand di pagare la pubblicità in maniera più puntuale e mirata. Di fatto hanno democratizzato la pubblicità: la maggior parte delle piccole imprese non si potrebbe permettere di uscire in tv o sul giornale. Ora, la ritrovata attenzione alla privacy di colossi come Apple, indipendentemente dalla nostra opinione in proposito, si traduce in un disastro per le piccole aziende: rende difficile targettizzare i possibili clienti (è come sparare alla cieca) e lascia più spazio ai grandi gruppi che sono sempre stati in grado di spendere molto in comunicazione.
  • Soluzione. Se questo problema vi tocca, non perdetevi d’animo. Se il costo di acquisizione aumenta, una possibilità è tentare di aumentare il life time value dei clienti. Noi per esempio stiamo progettando corsi che possano integrarsi con i prodotti (di cui tra l’altro siamo molto soddisfatti). Insomma, lavorando creativamente si può fare di necessità virtù 😉

🍓🍓🍓 Cosa stiamo imparando

Noi sentiamo una certa ansia nell’aria e abbiamo l’impressione che non sia solo una cosa nostra; sembra proprio una fibrillazione generale. Forse è legato al mondo che riparte, alla sensazione che di punto in bianco la stazione sia di nuovo gremita di persone e a tutti i binari i treni stiano fischiando, e a noi viene quest’agitazione di «dobbiamo fare fare fare o la velocità del mondo ci spazzerà via!»

🌈 Takeaway: lasciamo partire i treni
Le opere significative non sono figlie dell’agitazione (come diceva la nostra insegnante di filosofia del liceo: «La gatta frettolosa ha fatto i gattini ciechi»). Intùiti non è stato progettato in una notte di colpo di testa, né Fabula, né nient’altro che noi vogliamo costruire per davvero. La realtà in cui viviamo è velocissima, cambia in un baleno ed è difficile afferrarla, e adesso che sta ripartendo la sensazione è una vertigine in ogni direzione e la prima tentazione è quella di salire su uno dei tanti treni perché ehi finalmente si muove, si muove!
Invece vale la pena fermarsi, lasciarli partire, anche tutti se necessario, e aspettare quello su cui vogliamo salire 🚃

Con ❤️,
Matteo e Andrea


*** Bollettino creativo di Sefirot ***

In questo bollettino raccontiamo come gestiamo una casa editrice.
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