Bollettino creativo n.99

Mentre Mario è quasi in sold-out (davvero! Siamo commossi 😊 dovremo andare in ristampa) continuiamo con la messa a punto delle illustrazioni per Fabula for Editing (che forse si chiamerà Vademecum) – che ne dite?

🦊🦊🦊 Cosa abbiamo fatto questa settimana

• Abbiamo lanciato la piattaforma per la distribuzione nelle librerie indipendenti e l’abbiamo subito messa in pausa perché ci siamo accorti di dover fare delle migliorie 😂 (succede spesso con i prodotti digitali).
• Lo spirito di Ken Follett è tornato a tormentarci: abbiamo affrontato, e per fortuna risolto, svariati problemi amministrativi e logistici che sono spuntati come funghi.
• Siamo stati contattati dal Joint Research Center della Commissione Europea per sviluppare uno strumento che faciliti la vita agli insegnanti nel progettare la didattica trasmettendo delle competenze chiave che spesso non trovano posto in aula. Il sogno di Andrea, insomma, wow 🎉

🐈🐈🐈 Cosa vorremmo fare

• Ci stiamo informando per comprare un ufficio a Torino. C’è un posto molto carino che abbiamo trovato, proprio dietro al Cortile del Maglio (❤️) e vorremmo adibirlo a ufficio/salotto, un posto dove poter anche fare workshop e trovarsi per un bicchiere di vino. Incrociamo le dita!

🍒🍒🍒 Metodologia: fare i test

Anni fa Matteo, che è un esperto di UX design, aveva pensato di fare un prodotto per la UX, poi ha desistito perché si è reso conto che l’unica azione davvero cruciale da impartire nell’ambito sarebbe stata: «Fai dei test».

👉 Il problema. Noi progettiamo una sedia, o un sito web, o una lavatrice, o la segnaletica di un ospedale. Ci sembra tutto perfetto, siamo preparati, abbiamo studiato. Eppure chi compra la sedia ci sale sopra per pulire i vetri delle finestre e si fa male, o un visitatore non clicca sul sito nel punto in cui credevamo noi, insomma gli utenti faranno errori di utilizzo che noi non potevamo prevedere.

👉 La soluzione. Costruire i prototipi e testare il più possibile. Ciao, ti va di aprire questo sito e provare a fare questa azione? Ciao, questa è la rotella della nuova lavatrice, come la gireresti? Non c’è altro modo. Nessun progettista potrà sviluppare un prodotto che sia un buona la prima. Sempre fare prototipi e test (o si rischia di buttare un sacco di soldi 😂)

👉 Nel pratico. Pur avendo fatto i test con la piattaforma per la distribuzione, quando poi l’abbiamo lanciata e i nostri responsabili e le librerie hanno iniziato a usarla, abbiamo iniziato a registrare una decina di piccole falle più uno o due macro problemi da risolvere immediatamente. È normale, nessuno si deve fasciare la testa, anzi più problemi escono subito meglio è. Un prodotto buono si fa iterando, quindi osservando i buchi e poi tappandoli 😉

🍓🍓🍓 Cosa abbiamo imparato

Abbiamo iniziato la settimana nervosi e furiosi: avevamo una sfilza asfissiante di piccole rogne da gestire, volevamo dar fuoco a tutto, e siamo stati cupi e incarogniti per tutta la giornata.
Alla sera Matteo ha fatto un viaggio sciamanico su questo problema della rabbia e su come incanalarla, e si è visto in una aiuola mentre con tanta pazienza estirpava le erbacce intorno a un grande fiore. Quando ha chiesto alla sua guida: «Ma da dove vengono queste erbacce?», lui ha risposto: «Dalla pioggia. E continueranno a venire».

🌈 Takeaway: tenere in ordine il proprio giardino
Noi abbiamo la tendenza a concentrarci sulle cose che ci piacciono e che riteniamo importanti (il fiore) e a posticipare tutte le piccole seccature che poi si accumulano (erbacce) e che ci fanno imbestialire proprio perché si sono accumulate (😂).
Vale la pena armarsi di pazienza e, con lo stesso amore con cui si è piantato il fiore, di tenere pulito il giardino.

Con ❤️,
Matteo e Andrea

*** Bollettino creativo di Sefirot ***

In questo bollettino raccontiamo come gestiamo una casa editrice.
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